Accordo di tregua e rilascio degli ostaggi a Gaza possibile entro la fine dell’anno: Hamas e Netanyahu sotto pressione.
La complessa situazione nella Striscia di Gaza potrebbe finalmente vedere una svolta positiva. Un alto funzionario di Hamas ha recentemente dichiarato che esiste “un’eccellente opportunità” per raggiungere un accordo che includa il rilascio degli ostaggi e una tregua duratura entro la fine dell’anno.
La dichiarazione, riportata dal quotidiano saudita Al-Sharq e da Sky News, arriva in un momento cruciale per i negoziati internazionali. Con la pressione sempre più forte per Hamas e Netanyahu.
La pressione del popolo israeliano e le critiche a Netanyahu
In Israele, migliaia di persone hanno manifestato nelle principali città, chiedendo con forza al governo di portare a casa gli ostaggi ancora detenuti a Gaza.
A Tel Aviv, circa 2.000 manifestanti si sono riuniti davanti al quartier generale dell’esercito, tra cui molti familiari delle persone rapite. Einav Zangauker, madre di uno degli ostaggi, ha rivolto accuse dure al primo ministro Benjamin Netanyahu.
Durante il suo discorso, ha espresso la sua frustrazione: “Hai detto che sei impegnato a riportare tutti i prigionieri a casa, ma stai pianificando di riportarne solo pochi e uccidere il resto con la pressione militare. Non ti sto minacciando, ti sto solo dicendo che non avrai perdono, né clemenza“.
Il ruolo chiave degli Stati Uniti d’America
Gli Stati Uniti stanno giocando un ruolo cruciale nel tentativo di mediazione. Il segretario di Stato Antony Blinken ha ribadito l’importanza di un cessate il fuoco che garantisca il rilascio degli ostaggi e allevi la crisi umanitaria nella regione.
“Israele ha raggiunto i suoi obiettivi militari fondamentali necessari per aiutare a garantire che il 7 ottobre non accada mai più“, ha dichiarato Blinken, aggiungendo che ora è necessario concentrarsi sul ritorno degli ostaggi.
Intensi incontri si stanno svolgendo anche al Cairo, dove diplomatici statunitensi, egiziani e mediorientali stanno lavorando per trovare un accordo condiviso.